UNDER14/S: CAPOLINEA
GERARDIANA MONZA - ALMENNO BASKET 55 - 47
Arbitro: Stifano
Almenno Basket: Benigno 6, Frantuma 8, Corna 2, Intra 1, Comi, Meoli 4, Bonaldi 2, Bonfanti 4, Lazzari 4, Masoni 1, Valsecchi 15
A Monza è giunta al termine l’esperienza sportiva del gruppo under 14 cosi come lo conosciamo oggi. Diciamo subito che è stato un anno impegnativo, ricco certamente di soddisfazioni e di qualche incomprensione; un anno sportivo che, col senno di poi, poteva prolungarsi almeno con un’altra partita.
Si è affrontata una squadra fisicamente più piccola, dotata di un paio forse tre elementi di buon valore tecnico, che ha saputo meglio “mettersi in gioco” probabilmente aiutata dalla conoscenza del campo.
I ragazzi di coach Bonfanti hanno sofferto oltre modo l’emozione, non chiamiamola paura, di affrontare per la prima volta una gara da dentro o fuori, un playoff tanto agognato ad inizio stagione ma poi vissuto incanalando forse un po’ troppo negativamente l’emozione.
Troppi i ragazzi che hanno giocato sotto il proprio potenziale tanto da offrire su un piatto d’argento ai biancorossi locali il pass per la gara successiva. Il 55-47 finale rende meno amara una sconfitta che ad un certo punto del match aveva raggiunto dimensioni spropositate rispetto ai veri valori, frutto di numerose banali palle perse, di una tensione ingiustificata, di errori grossolani sottomisura nei pressi del ferro avversario.
Il risultato sebbene importante non deve essere l’unico metro di giudizio, ciò che non si è fatto sabato in campo non deve essere visto come un rimpianto bensì una lezione da apprendere e da cui attingere quando ricapiterà (sicuramente a breve) un’altra occasione simile.
Servono dedizione, passione e l’attenzione giusta verso uno sport (come tutti del resto) in grado di regalare forti emozioni ma anche cuocenti delusioni.
Una doppia citazione.
Alla Lady Emma, in campo per l’ultima sua partita con il gruppo con cui è cresciuta non solo sportivamente e a Davide “Soldatino” Lazzari che ha mostrato nel corso dell’anno attaccamento e soprattutto devozione alla causa rispondendo sempre si, sacrificandosi spesso difensivamente su uno dei giocatori avversari più forti.
Al prossimo anno.
#wearealmenno